Il Pelikan fa rotta sul Salone Nautico di Venezia

Garbage Group e CPN sbarcano a Venezia per presentare al mondo, nel primo evento in presenza di settore, tutte le loro novità in una cornice unica come la città lagunare

Venezia 29 maggio 2021 – Al via oggi il Salone Nautico di Venezia che si protrarrà sino al 6 giugno e, il Pelikan, il battello ecologico di Garbage Group, insieme al cantiere navalmeccanico CPN partner industriale e realizzatore delle imbarcazioni, saranno protagonisti di questo importante happening della nautica mondiale. La scia colorata delle Frecce Tricolori nel cielo di Venezia, sulle note dell’Inno d’Italia, ha dato il via ufficiale alla manifestazione promossa dal Comune di Venezia e organizzata da Ve.La Spa, in collaborazione con la Marina Militare, con l’obiettivo di, far ripartire non solo l’Arsenale di Venezia, ma anche l’economia nautica nell’anno in cui si compiono i 1600 anni della fondazione della Città.

“Un palcoscenico unico – ha dichiarato Paolo Baldoni CEO di Garbage Group – per le nostre imbarcazioni che faranno mostra di sé in una città che non ha bisogno di presentazioni al mondo intero e che ha un rapporto con il mare indissolubile. Il Salone Nautico di Venezia è il primo appuntamento di settore che è fruibile, con i corretti protocolli, in presenza, abbiamo quindi deciso di non mancare l’occasione anche per dare un segnale forte e positivo dopo questo difficile periodo contraddistinto dall’emergenza Covid che, oggettivamente, come a tutti, ci ha costretto a lavorare a “motori avanti adagio”. Ora è giunto il momento di accelerare e quindi eccoci qui per presentare le grandi novità del Gruppo: dall’innovazione dei 3 modelli del Pelikan, nelle dimensioni e tipologia di propulsione, allo sviluppo internazionale del “Sistema Pelikan”, passando per il BER – Blue Economy Research il nostro polo tecnologico-scientifico per la ricerca e lo sviluppo di progetti per la pulizia dei mari e la lotta all’inquinamento, fino ad arrivare al recentissimo progetto Blue Resilience inerente alle operazioni di bonifica e pulizia di mare e spiagge nelle aree soggette a tutela e protezione come i Parchi Naturali”.

Le aziende anconetane potranno essere visitabili presso lo stand nell’Arsenale – padiglione TESA 92, mentre il Pelikan sarà ormeggiato presso la Darsena grande pontile P3.


Il Pelikan pesca un flacone di plastica vecchio di 50 anni

È il Polivetro Sidol, brevettato nel 1955, pubblicizzato su Carosello e molto utilizzato a cavallo degli anni ‘50 e ‘70

Ancona 05 gennaio 2021 – Sì, è proprio lui, un flacone di Polivetro Sidol, quello ripescato questa mattina dal Pelikan all’interno dello specchio acqueo del Porto di Ancona. Prodotto di largo consumo tra la metà degli anni ’50 e ‘70 e, pubblicizzato già a partire dalla seconda metà degli anni ’60 su Carosello, il detergente è uscito di produzione sul finire degli anni’70 e, da lì in poi, si sono perse le tracce di questo marchio commerciale. “La plastica è anche “capsula del tempo”, probabilmente la peggiore e più pericolosa di sempre – ha dichiarato Paolo Baldoni CEO di Garbage Group – proprio a causa della sua particolarissima durabilità. Ritrovare un flacone come questo a chi, come me, ha qualche capello bianco può sembrare assurdo, ma la cosa ancora più grave è che un prodotto di questo genere può resistere tra i 400 e 500 anni in mare. Fermo restando che al momento è difficile capire, senza approfondite analisi, da quanto tempo questo contenitore era in acqua, la cosa che più colpisce è come l’inquinamento da plastiche si ha sempre e solo a causa del mancato corretto conferimento e conseguente riciclo. Arginare e controllare questo fenomeno è un dovere morale per ognuno di noi. Continuando di questo passo e senza le adeguate accortezze gli archeologi del futuro baseranno il loro lavoro su ritrovamenti di questo genere, un lavoro ingrato e che mal qualificherebbe questa nostra generazione che può, con le adeguate tecnologie porre fine a questo scempio”.


Green Plasma sbarca ad Ancona

L’innovativa tecnologia per combattere l’inquinamento delle plastiche in mare.

Ancona 1 Dicembre 2020 – Oggi, presso il Porto di Ancona, si è avviata la sperimentazione del dispositivo Green Plasma progettato e realizzato da IRIS per produrre energia pulita dai rifiuti raccolti in mare.

Il dispositivo Green Plasma si basa sull’utilizzo della tecnologia di conversione termochimica che, grazie alle alte temperature raggiunte (con l’opzione plasma si possono raggiungere anche 5000° gradi), consente di trasformare in gas qualsiasi composto organico, separandolo dalla matrice inorganica. Il processo di trattamento è molto efficiente e produce un syngas molto ricco di idrogeno (>40%) facilmente convertibile in energia elettrica.

L’impianto può trattare 100 kg al giorno di plastica raccolta in mare, è molto compatto, può essere montato a bordo di piccole imbarcazioni ed essere utilizzato per la pulizia delle aree portuali.

Dopo mesi di test condotti in laboratorio e le prove sperimentali condotte nei mesi di luglio e settembre, presso la Stazione Marina dell’Istituto IAS-CNR di Genova per validare la tecnologia sino alla maturità, adesso il Green Plasma avvia una nuova fase sperimentale proprio a bordo di un’imbarcazione del CNR e, per farlo, ha scelto il Porto di Ancona che è un punto di riferimento nel Mediterraneo per la Blue Economy.

L’intera operazione è resa possibile grazie alla preziosa collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (DiSVA) dell’Università Politecnica delle Marche, da anni in prima linea a livello nazionale e internazionale sui temi della sostenibilità e della tutela dell’ambiente marino e in particolare sugli effetti dell’inquinamento da plastiche. Su queste tematiche vi è una intensa collaborazione tra IRIS e DiSVA: quest’ultimo sta coordinando un consorzio di 14 Istituti Europei impegnati proprio nel valutare il rischio delle microplastiche negli ambienti marini, ed IRIS dialoga da tempo per portare il proprio contributo con soluzioni tecnologiche innovative per l’economia circolare, proprio come il Green Plasma che consente di produrre energia elettrica dalle plastiche raccolte in mare.

Un contributo fondamentale per la sperimentazione del Green Plasma è stato fornito dall’Istituto IRBIM-CNR di Ancona, anch’esso tradizionalmente legato alle tematiche di salvaguardia dell’ambiente marino, e che ha messo a disposizione la propria imbarcazione.

L’installazione del dispositivo è frutto inoltre della partnership con Garbage Group, basata ad Ancona, ma impegnata a livello internazionale sulla salvaguardia dell’ecosistema marino e sulla pulizia dei mari.

Alla conferenza stampa odierna, presso il Porto di Ancona, hanno partecipato: il Comandante del porto di Ancona, Contrammiraglio Enrico Moretti, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, Rodolfo Giampieri, il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Prof. Gian Luca Gregori, il Direttore DiSVA-UNIVPM, Prof. Francesco Regoli, il Direttore dell’Istituto IRBIM-CNR, Gian Marco Luna, l’Amministratore Delegato di IRIS, Manuel Lai e l’ Amministratore Delegato di Garbage Group, Paolo Baldoni.

DICHIARAZIONI

“La sperimentazione odierna raffigura il frutto della sinergia tra Amministrazioni pubbliche e private che, di concerto con gli Istituti di ricerca e le Università, vero volano della ricerca del Paese, hanno sviluppato un modello di economia circolare – afferma il Comandante del porto di Ancona, Contrammiraglio Enrico Moretti – che dal recupero dei rifiuti plastici genera e sviluppa energia pulita a tutto vantaggio dell’ambiente e dell’ecosistema. La tematica ambientale rappresenta un cardine fondamentale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera che, con il progetto #PlasticfreeGC, campagna promossa su mandato del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, si è posto e si pone lo scopo di sensibilizzare in particolar modo i giovani sui temi della tutela dell’ambiente, con specifico riguardo alla lotta alla dispersione delle plastiche in mare, a favore delle generazioni attuali e future del pianeta”.

“Il porto di Ancona si conferma, con il sostegno a questo progetto, polo dell’innovazione tecnologica della blue economy – afferma Rodolfo Giampieri, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale -, ruolo che abbiamo sempre cercato di ricoprire convinti che solo la tecnologia avanzata troverà le soluzioni adatte al miglioramento ambientale. Dall’incontro fra il mondo della ricerca e quello delle imprese nasce così un circuito virtuoso per esaltare innovazione e sostenibilità”.

“Il mare è un bene comune, ha assorbito finora il 30% di gas serra emessi e produce il 50% dell’aria che respiriamo. Il mare è anche una risorsa preziosa – afferma il Rettore Prof. Gian Luca Gregori – determinante per moltissimi settori, da tutelare. Per questo grazie ai tanti progetti di ricerca che l’Università Politecnica delle Marche sta realizzando, di natura multidisciplinare, mettiamo al centro sia la tutela della salute del mare che lo sviluppo della Blue Economy. La ricerca è un motore fondamentale per la crescita e il benessere di tutti. È possibile agire in modo strategico, mettendo in connessione diversi settori legati al mare e attraverso le innovazioni tecnologiche perseguire come dimostrato da Green Plasma, l’obiettivo della salvaguardia dell’ambiente marino”.

“Studi condotti dai nostri ricercatori a bordo dei pescherecci operanti in Adriatico – afferma Gian Marco Luna Direttore f.f. del nuovo Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine del CNR – hanno mostrato che sui fondali adriatici sono depositate migliaia di tonnellate di rifiuti, molti dei quali plastiche. Questo dispositivo rappresenta una importante innovazione verso la possibile bonifica dei nostri fondali, potenzialmente in grado di rimuovere e valorizzare rifiuti plastici che rischiano, insieme ad altri inquinanti che trasportano, di finire sulle nostre tavole attraverso processi di frammentazione e magnificazione lungo le reti trofiche marine. Su questo tema, IRBIM CNR è impegnato in numerosi progetti che riguardano la caratterizzazione e comprensione della dimensione dell’inquinamento da plastiche nei nostri mari e nei suoi organismi, ma anche lo sviluppo di best practices e materiali alternativi alle plastiche nella pesca e nell’acquacoltura”

“Per molti anni abbiamo ritenuto che la plastica fosse un inquinamento solo estetico, qualcosa che rovinava la bellezza del paesaggio. Oggi sappiamo – afferma il Prof. Francesco Regoli Direttore DiSVA Univpm – che questo materiale si degrada lentamente in particelle microscopiche, invisibili ad occhio nudo, e che ritroviamo all’interno di tutti gli organismi marini, dal plancton ai grossi predatori terminali. Queste particelle possono portarsi dietro sostanze tossiche ed hanno effetti subdoli, difficili da diagnosticare ma che certamente possono avere effetti sullo stato di salute degli organismi. Sui rischi indotti dalle microplastiche nell’ambiente marino, l’Università Politecnica delle Marche sta coordinando un grande progetto europeo che vede coinvolti ben 14 Istituti diversi. Soluzioni come quella proposta da IRIS possono rappresentare un’innovazione importante che aiuta a coniugare recupero con riutilizzo di questi rifiuti, ma anche ad aumentare la consapevolezza su questa importantissima tematica ambientale.”

“Oggi è un giorno importante per IRIS perché il nostro dispositivo Green Plasma viene, per la prima volta, montato a bordo di un’imbarcazione. È un ulteriore passo avanti lungo il percorso di ricerca e sviluppo che la nostra azienda porta avanti dal 2012 – commenta Manuel Lai, Amministratore Delegato di IRIS -. Pur consapevoli della necessità di prevenire e ridurre alla fonte la quantità di rifiuti prodotti, siamo orgogliosi di dare il nostro contributo con una soluzione di piccola scala, molto efficiente, capace di offrire una soluzione adatta anche alle aree più distanti dall’attuale infrastruttura di raccolta e trattamento, quali, ad esempio, piccoli porti turistici o le aree marine protette. Ad Ancona abbiamo trovato un team esperto e molto professionale con cui avviare un solido percorso condiviso”.

“Quella di oggi è una giornata molto importante per il nostro Gruppo – ha sottolineato Paolo Baldoni CEO di Garbage Group – per due motivi ben precisi. Il primo è relativo al balzo tecnologico che la nostra imbarcazione compie proprio a chiusura di questo 2020 e, quindi, di poter mettere sul mercato una nuova tipologia di Pelikan che può utilizzare la tecnologia messa a punto da IRIS. Questo si va ad inserire all’interno del processo di sviluppo che il nostro gruppo, ormai da anni, sta portando avanti nel campo del disinquinamento marino che prevede, nei prossimi anni, di gestire migliaia di barche in tutto il mondo. La seconda cosa che voglio sottolineare è che il BER – Blue Economy Research, Il Polo Tecnologico Scientifico che si occupa di ricerca e sviluppo di soluzioni fattive nel settore del disinquinamento a mare, inaugurato a fine luglio di questo anno, sta generando i primi risultati, grazie alla collaborazione di partner come l’Università Politecnica delle Marche e il CNR – IRBIM, che da tempo credono in questo progetto che farà di Ancona e il suo Porto un punto di riferimento nel Mediterraneo nel settore della Blue Economy”.


Nasce ad Ancona il BER: Blue Economy Research

Nasce ad Ancona il BER: Blue Economy Research

Ricerca e innovazione nel settore della Blue Economy, le Marche, Ancona e il suo Porto al centro dello sviluppo e innovazione nel settore del disinquinamento a mare

È stata inaugurata ieri mattina a Marina Dorica nel Porto di Ancona la sede BER Blue Economy Research il Polo Tecnologico Scientifico che si occuperà di ricerca e sviluppo di soluzioni fattive nel settore del disinquinamento a mare.  Ancona e il suo Porto si candidano oggi come punto di riferimento nel Mediterraneo per la innovazione nel settore della Blue Economy con una struttura, il BER, che, al momento, vede la collaborazione di partner pubblici di spessore come l’Università Politecnica delle Marche e il CNR – IRBIM da un lato, e aziende private come Garbage Group e CPN che vantano decenni di esperienza nel settore.

L’evento di inaugurazione, molto partecipato, ha visto la presenza e gli interventi di: Valeria Mancinelli Sindaco di Ancona, C.A. Enrico Moretti Direttore Marittimo delle Marche e Comandante del Porto di Ancona, Rodolfo Giampieri Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, Francesco Regoli Direttore Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente Università Politecnica delle Marche, Gian Marco Luna Direttore CNR – IRBIM , Carlo Baldocci Ambasciatore d’Italia in Kuwait, Leonardo Zuccaro Direttore di Marina Dorica e di Monsignor Angelo Spina Arcivescovo di Ancona – Osimo.

“L’inaugurazione di oggi è il risultato di un percorso iniziato a fine settembre del 2019 – ha dichiarato Paolo Baldoni CEO di Garbage Group – con la sigla di un protocollo di intesa fatto con l’Università Politecnica delle Marche. A questa, nel mese di gennaio 2020, è seguita una nostra prima missione in Kuwait dove abbiamo partecipato al workshop “THE ITALIAN WATER MANAGEMENT CAPACITY ON PORTS AND WATER DEPOLLUTION” il primo evento di questo genere realizzato nel Paese che si affaccia sul Golfo Arabico. A marzo 2020 in pieno lockdown abbiamo siglato un secondo protocollo di intesa, questa volta con il CNR – IRBIM. A fine giugno abbiamo donato al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente Università Politecnica delle Marche Moby Litter la balena in metallo simbolo iconografico che sottolinea l’importante azione di ricerca che l’Università Politecnica delle Marche sta facendo per la tutela del mare. Quattro tappe fondamentali che ci hanno portato all’apertura di questa struttura. Non un punto di arrivo, ma di partenza perché proprio da qui si inizia un nuovo percorso che, in un prossimo futuro, porterà benefici fattivi alla salute del mare, ma anche alla Blue Economy e all’occupazione ad essa legata. Un comparto il nostro, che ha previsioni di crescita a doppia cifra. Anche solo pensando al “Sistema Pelikan” le stime fanno prevedere la produzione nei prossimi 5 anni di circa 1.000 imbarcazioni dotate di almeno 2 uomini di equipaggio da distribuire su tutto il pianeta”.

“È bello vedere che la Blue Economy non è solamente uno slogan – ha dichiarato Valeria Mancinelli Sindaco di Ancona – mi inorgoglisce vedere come la nostra città riesca a dare alla luce progetti come questo che mettono in risalto le capacità delle nostre imprese e dei nostri poli di ricerca”.

“La nostra è una sfida per mantenere i risultati fino qui ottenuti sulla tutela del mare e se possibile migliorarla – ha sottolineato C.A. Enrico Moretti Direttore Marittimo delle Marche e Comandante del Porto di Ancona – unendo le nostre competenze a quelle che si creano oggi e che possono essere salutate con piacere per sviluppare una Blue Economy che non sia solamente un’etichetta, ma un reale volano economico”.

“La Blue Economy è economia reale – ha rimarcato Rodolfo Giampieri Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale – e con il BER oggi si sta facendo questo. Il Porto di Ancona e la città possono diventare un laboratorio esteso per le scoperte e le innovazioni nel settore del disinquinamento marino”.

“In questo settore si ricerca moltissimo – ha dichiarato Francesco Regoli Direttore Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente Università Politecnica delle Marche – ma sappiamo ancora molto poco e il lavoro da fare è ancora tantissimo. Blue Economy Research sono 3 termini fondamentali per il nostro ateneo e nei prossimi anni saranno tanti i corsi didattici e le indagini orientate su questo settore”.
“Marina Dorica è pronta sul piano ambientale – ha sottolineato Leonardo Zuccaro Direttore di Marina Dorica – tanto che è già certificata ISO 14001. Una perla del territorio e una struttura come il BER trova qui la sua collocazione naturale”.

“È un piacere essere qui oggi – ha dichiarato Gian Marco Luna Direttore CNR – IRBIM – e noi abbiamo subito sposato questa iniziativa e metteremo, già da oggi, a disposizione le nostre competenze all’interno del BER perché ad Ancona c’è il terreno fertile per far crescere qualcosa di Blu”.

“Sono qui oggi a salutare questa iniziativa in quanto già a gennaio ho avuto modo di collaborare con questa struttura a quel tempo in embrione – ha sottolineato Carlo Baldocci Ambasciatore d’Italia in Kuwait – e a breve nuove sinergie saranno sviluppate. Nella seconda parte del 2021 proporremo un secondo workshop sull’inquinamento del Golfo Arabico e vi invito già da ora ad essere presenti perché l’Adriatico è simile al Golfo Arabico e il vostro contributo può rappresentare il valore aggiunto a questa importante iniziativa”.
L’inaugurazione si è conclusa con la benedizione di Monsignor Angelo Spina Arcivescovo di Ancona – Osimo che ha ricordato come Papa Francesco inviti sempre tutti a custodire l’ambiente e il pianeta tanto in terra che in mare.


Porto di Ancona, disinfezione e decontaminazione certificata Covid Free, riapre il CPN

Porto di Ancona, disinfezione e decontaminazione certificata Covid Free, riapre il CPN

Porto di Ancona, disinfezione e decontaminazione certificata Covid Free, riapre il CPN

Garbage Group e CAE due aziende anconetane in sinergia per far ripartire le attività imprenditoriali marchigiane con un sistema certificato Covid Free

Paolo Baldoni: “Strumento innovativo garantito dalla certificazione”

Stefano Virgulti: “Il risultato dei tamponi disponibile nell’arco di 24/72 ore”

Massimo Belardinelli: “È necessario riavviare la produzione, ma garantendo salute e sicurezza di tutti gli addetti”

Ancona 19 aprile 2020 – Riaprirà domani al Porto di Ancona il cantiere navale CPN dopo che è stato effettuato da parte di Garbage Group in sinergia con il Centro Assistenza Ecologica – CAE un’importate azione di disinfezione e decontaminazione certificata Covid-Free. Un sistema innovativo e tutto made in Marche progettato e messo in pratica da Garbage e CAE per contrastare e prevenire la diffusione e il contagio del Covid-19 negli ambienti di lavoro ed agevolare la ripartenza di tutto il sistema economico del Paese garantendo salute e sicurezza per tutti gli addetti.

“Abbiamo messo a sistema le nostre competenze per poter dare delle risposte certe ed immediate per tutti coloro che debbono ripartire nelle proprie attività – ha dichiarato Paolo Baldoni CEO di Garbage Group – con uno strumento estremamente innovativo che consente alle imprese italiane di abbattere il rischio di diffusione del virus SARS-CoV-2 all’interno degli ambienti di lavoro e di conformarsi alla normativa vigente adottando un sistema di gestione pensato ad-hoc, e del quale concetti come distanziamento sociale, sanificazione degli ambienti e gestione dei DPI rappresentano solo la base di partenza”.

“Abbiamo messo in pratica questo nuovo sistema di disinfezione e decontaminazione – ha sottolineato Stefano Virgulti responsabile sezione ambiente CAE – eseguendo alcuni tamponi presso lo stabilimento del cantiere navale CPN. Dal punto di vista operativo abbiamo fatto delle analisi a tampone post intervento al fine di verificare la presenza del Covid – 19 nelle aree oggetto della disinfezione. I rapporti di prova dei tamponi sono disponibili nell’arco di 24/72 ore. Inoltre, durante l’intervento, abbiamo fatto un test bioluminometrico che ha evidenziato dei valori estremamente bassi, praticamente nulli, che è sempre un ottimo segnale per le analisi successive”.

“È necessario ripartire – ha chiosato Massimo Belardinelli Amministratore Delegato di CPN – ma mettendo al centro della nostra attività la salute e la sicurezza di tutti noi che lavoriamo in azienda. Il sistema proposto da Garbage e CAE garantisce al 100% questa necessità che è oggi la cosa più importante per poter riavviare la nostra produzione”.


Coronavirus e inquinamento, gli effetti si vedono anche in mare

Coronavirus e inquinamento, gli effetti si vedono anche in mare

Coronavirus e inquinamento, gli effetti si vedono anche in mare

Paolo Baldoni: “Tantissime le mascherine ed i guanti ritrovati nello specchio acqueo del Porto di Ancona”

Ancona 17 aprile 2020

“Vi è poco da dire, sempre le medesime cose. L’inquinamento è solo causa dei comportamenti sbagliati dell’essere umano”.

Queste le parole di Paolo Baldoni CEO di Garbage Group a commento delle foto postate su Facebook proprio oggi sul suo profilo e su quello dell’azienda. Sono tantissime le mascherine e i guanti raccolte dal Pelikan, l’imbarcazione antinquinamento che opera nello specchio acqueo del Porto di Ancona raccolte questa mattina. Un rifiuto rarissimo prima, preponderante oggi.

“Quella di questa mattina è una dimostrazione tipica, anzi direi scientifica, di un modello di inquinamento e di criticità ambientale. Si parte sempre dall’acquisto e uso di un prodotto da parte dell’uomo e nella pessima abitudine, una volta terminatone l’utilizzo, dell’errato smaltimento di quello che prima era un bene di necessità e che si trasforma, poi, in rifiuto. La causa di tutto questo è sempre la stessa: la totale incuria ed egoistico menefreghismo nei confronti della collettività e dell’ambiente.

Ed ecco che, come sempre accade, un pessimo comportamento a terra si ripercuote in mare a dimostrazione che il pianeta e l’ambiente sono in continuo dialogo fra gli elementi terra, acqua e aria. A 40 giorni dall’emergenza pandemica che ha investito il Paese, un rifiuto come mascherine e guanti prima inesistente è oggi fortemente presente su quanto raccolto dal Pelikan. Il nostro battello oggi si dimostra non solo estremamente efficace nel svolgere il suo lavoro, ma un vero e proprio testimone diretto di quelle che sono le conseguenze secondarie, ma pur sempre gravissime, di questa emergenza sanitaria mondiale”.


Garbage Group: siglato accordo con il CNR

Garbage Group: siglato accordo con il CNR

Garbage Group: siglato accordo con il CNR

Il CNR si lega all’azienda anconetana. Paolo Baldoni: “Un altro passo avanti verso la creazione nel Porto di Ancona di un Polo Tecnologico Scientifico sul disinquinamento a mare di livello internazionale. Finita l’emergenza Covid – 19, nella Blue Economy uno degli asset strategici per rilanciare l’economia italiana”

Ancona 02 aprile 2020 – Si rafforza ancora di più il legame fra Garbage Group e il mondo della ricerca. È notizia di queste ore firma di un nuovo accordo fra il Gruppo anconetano e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) – Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine (IRBIM) che rafforzerà lo sviluppo di attività didattiche, ricerca scientifica, divulgazione e disseminazione di comune interesse nel settore della Blue and Circular Economy.

“Con questa nuova collaborazione – ha dichiarato Paolo Baldoni CEO di Garbage Group – abbiamo suggellato il nostro legame con il mondo della ricerca applicata che, come ho avuto modo di dichiarare in altre occasioni, è sempre stato presente all’interno della nostra azienda. D’altronde il settore del disinquinamento a mare è un modello di business dove l’innovazione sviluppata attraverso la ricerca deve esser applicata nel minor tempo possibile alla luce delle nuove e gravi emergenze ambientali cui le imprese del comparto debbono rispondere con soluzioni concrete.  Insieme al CNR abbiamo oggi la possibilità di creare nel Porto di Ancona un Polo Tecnologico Scientifico di primissimo piano a livello nazionale ed europeo.

Come è facile immaginare le condizioni odierne caratterizzate da questa emergenza sanitaria ci stanno, gioco forza, rallentando nel cronoprogramma impostato nei mesi scorsi, ma nonostante questo la nostra azienda è operativa nei servizi ordinari e, attraverso smart working e video conferenze siamo riusciti a raggiungere questo traguardo fondamentale in questo percorso.

Un investimento nel e per il futuro che, una volta superato questo difficile momento emergenziale, sono sicuro vedrà nella Blue Economy un comparto estremamente importante per il rilancio economico del Sistema Paese”.


il protocollo di intesa per il progetto “La bellezza salverà il mondo”

Firmato il protocollo di intesa per il progetto “La bellezza salverà il mondo”

il protocollo di intesa per il progetto “La bellezza salverà il mondo”

Oggi abbiamo firmato il protocollo d’intesa con il Liceo Artistico Mannucci per il progetto “La bellezza salverà il mondo”

Il progetto “La bellezza salverà il mondo”  ci riempie di orgoglio e vedrà come testimonial  il Maestro Valeriano Trubbiani.

Il progetto ha come obiettivo di dare vita ad un grande movimento per la salvaguardia dell’ambiente che veda protagonisti i giovani.
Le tematiche ambientaliste verranno affrontate e analizzate dagli studenti partendo da opere artistiche, letterarie, cinematografiche, musicali e da specifiche proposte didattiche.
Sul piano pratico verranno realizzate, sempre attraverso i diversi linguaggi artistici, prodotti di denuncia, di buone pratiche e di sensibilizzazione. Inoltre opere di decoro urbano quali installazioni artistiche e pittoriche ispirate alla poetica del Maestro Valeriano Trubbiani.

L’accordo con il Liceo Artistico Mannucci per il progetto “La bellezza salverà il mondo”

L’accordo che ci vede protagonisti porterà alla realizzazione da parte dei giovani studenti di una scultura ispirata al pellicano, l’animale simbolo della nostra azienda. Il Pelikan, la nostra imbarcazione ecologica, deve il suo nome proprio al simpatico volatile. La barca è il nostro vanto e sta riscuotendo notevoli successi internazionali.

La scultura verrà posizionata in una delle rotatorie nei pressi del porto entro la fine di Maggio.

Alla firma del protocollo erano presenti il CEO di Garbage Group, Paolo Baldoni, il dirigente dell’istituto e la dott.ssa Cristiana Belardinelli amministratore unico del cantiere dorico CPN che ha realizzato su progetto di Garbage l’imbarcazione.

Un’occasione speciale per sensibilizzare sui temi ambientali e affrontare l’argomento in modo multidisciplinare

il protocollo di intesa per il progetto “La bellezza salverà il mondo”

Salvare il mare del Kuwait, da Ancona il know how scientifico ed imprenditoriale - AnconaToday

Salvare il mare del Kuwait, da Ancona il know how scientifico ed imprenditoriale - AnconaToday

Salvare il mare del Kuwait, da Ancona il know how scientifico ed imprenditoriale - AnconaToday

Ancona 23 gennaio 2020 – Un consistente gruppo di imprese italiane operanti nel settore della sostenibilità ambientale e del disinquinamento in mare è in partenza per Kuwait City al fine di promuovere un vero e proprio modello di filiera sostenibile made in Italy nel Paese del Medio Orientale oggi afflitto da un’emergenza ambientale conclamata delle proprie acque.

Il gruppo, capitanato da Garbage Group, parteciperà al workshop “THE ITALIAN WATER MANAGEMENT CAPACITY ON PORTS AND WATER DEPOLLUTION” previsto per domenica 26 gennaio 2020 che è il primo evento di questo genere realizzato nel Paese che si affaccia sul Golfo Persico. Il Convegno è organizzato da SAC Alsharah Accredited Company Italo-Araba con il patrocinio dell’Ambasciata Italiana in Kuwait, del Kuwait Research Institute e vede il preziosissimo contributo scientifico del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche. Insieme a Garbage Group saranno presenti a Kuwait City le aziende: Adriatica Oli, CAE – Centro Assistenza Ecologica, C.P.N., Evergreen Tecno Plants, Italdraghe, Microsystemfuel e Petroltecnica.

«Sarà un grande momento per tutti noi che ci occupiamo di questo settore – ha dichiarato Paolo Baldoni CEO di Garbage Group – nel quale si avrà l’opportunità di presentare tutta una serie di soluzioni reali ed applicabili nel delicato ecosistema del Golfo Persico grazie al prezioso contributo scientifico dell’Università di Ancona. Le Marche e Ancona sono capofila di questa importante missione che sono sicuro darà lustro al nostro know How in un’area del mondo che soffre di una situazione ambientale particolarmente grave. Questo è il primo evento in assoluto che viene organizzato in Kuwait, un segnale importantissimo dal punto di vista geopolitico che rileva una nuova presa di coscienza del tema ambientale anche in questa parte del pianeta. Ritengo fondamentale e gratificante che proprio l’esperienza italiana, tanto dal punto di vista della ricerca scientifica universitaria che, da quella imprenditoriale, sia stata presa ad esempio da uno degli Stati più ricchi al mondo ed invitata ad un evento che avvierà un ambizioso piano di riqualificazione ecologico ambientale tanto a terra che a mare di tutta l’area»

 

Credits: AnconaToday.it


Eco-Thai - Thailandia

Il Pelikan celebrato a Rayong in Thailandia

Eco-Thai - Thailandia

Il Pelikan celebrato a Rayong in Thailandia

Il Pelikan, la nostra imbarcazione ecologica è stata celebrata a Rayong in Thailandia, alla presenza degli stakeholder della filiera decisionale thailandese del modo dell’ambiente e della portualità  

Il nostro battello ecologico prodotto dalla sinergia con il cantiere anconetano C.P.N. leader nella costruzione di yacht e barche da lavoro è stato consegnato al Governo Thailandese nel mese di settembre. Il varo delle due imbarcazioni era avvenuto nell’agosto di questo anno.

La parata di celebrazione

Durante la parata, che ha visto celebrare l’operato dei due natanti ormai pienamente operativi nel Sud Est Asiatico, erano presenti Massimo Belardinelli del cantiere C.P.N., Paolo Baldoni CEO di Garbage Group, Mr. Varawut Silpa-Archa, Ministro del Dipartimento Marina Costiera Ricerca e Ambiente, Mr. Surasak Charoensirichot Governatore della provincia di Rayong, Mr. Worawit Sopchokchai Sindaco Rayong, Mr. Sophon Tongdee Direttore Generale del Dipartimento della Marina Costiera e Ricerca e Mr. Dr. Decheng tsering UNEP Direttore Asia del Pacifico.

“Un evento che mi ha onorato ed emozionato – ha dichiarato Paolo Baldoni CEO di Garbage Group – una parata che va oltre il mero concetto della celebrazione e che sancisce definitivamente un risultato aziendale importantissimo per le nostre imprese, C.P.N. e Garbage Group, ovvero quello di aver esportato nel mondo il Sistema Pelikan, di averlo posizionato sul mercato come best practice in questa parte, particolarmente delicata dal punto di vista ambientale, del pianeta. Da oggi si apre uno scenario nuovo con opportunità di crescita importanti per il Sistema Pelikan dato che siamo riusciti a sensibilizzare e coinvolgere fattivamente, e in tempi rapidi, i punti nevralgici della filiera decisionale thailandese nel settore ambiente e portualità”.

“La barca e il progetto ad esso legato stanno riscuotendo un grande interesse – ha rimarcato visibilmente soddisfatto Massimo Belardinelli di C.P.N. – che mette in luce quelle che sono le nostre capacità cantieristiche nelle Marche, una barca che ci sta dando moltissime soddisfazione sotto l’aspetto di performance e tecnologia. Il nostro cantiere è oggi pronto per questa sfida internazionale nel settore ecologico”.

Nuove opportunità per processi di disinquinamento nel Sud est Asiatico

L’enorme successo riscosso nel Sud Est Asiatico sarà sancito a breve con un protocollo di intesa per lo sviluppo di questo settore tanto dal punto di vista della commercializzazione dei natanti che nella formazione per pilotarli e manutenerli e, infine, nella gestione dei processi di disinquinamento a mare e trasferimento di Know how di questo fondamentale settore.