Il progetto Blue Resilience, ideato da BER e Garbage Group, è nato nel maggio del 2021 e punta a migliorare la qualità delle acque e delle spiagge delle aree poste a tutela ambientale e di grande valenza ed importanza turistica, economica e paesaggistica (Parchi Naturali o Aree Marine Protette) attraverso una profonda azione di bonifica mare-terra che si concretizza nella raccolta, nel recupero e nello smaltimento di rifiuti provenienti tanto dalla costa quanto dallo specchio di mare interessato (sia in superficie, che nei fondali). 

L’area di intervento è sempre oggetto di ricerca scientifica pre e post operazione, con tanto di pubblicazione dei risultati ottenuti grazie a una sinergia tra pubblico e privato che includa la collaborazione degli enti di ricerca e le aziende di settore. Un sodalizio rivolto non solo alla tutela e alla salvaguardia delle aree protette, ma anche al monitoraggio e alla ricerca scientifica. Un approccio multidisciplinare tra comunità scientifica, enti, organi di governo, mondo produttivo, associazioni ambientaliste e cittadinanza attiva. 

Come spesso accade, nel settore del disinquinamento a mare gli interventi sono dettati dalle emergenze ambientali o, peggio ancora, sanitarie a rischio vita umana (sversamento di idrocarburi in mare). In questo caso gli interventi sono tempestivi, repentini e muscolari poiché devono soddisfare un’esigenza che porti a dei risultati immediati dove il fattore tempo è determinante. 

Questo sistema, peraltro rodato e maturo, non è adatto alle aree che hanno una loro fragilità e che, proprio per questa ragione, sono sottoposte a tutela ambientale. 

L’intervento in questo caso deve essere resiliente e meno invasivo possibile. Un’operazione chirurgica, con azioni mirate e programmate nel tempo, poco impattanti dal punto di vista ambientale e ad alto contenuto tecnologico, proprio perché supportate dall’azione di ricerca degli enti preposti. Solo così è possibile aiutare un sistema ecologico, che presenta delle criticità, a ritornare al suo stato iniziale senza recare traumi allo stesso. L’azione pilota del progetto è stata messa in opera il 28 Maggio 2021 nelle acque e spiagge del Parco del Conero (Ancona).