La partnership è stata siglata in occasione di “Moby Litter: disinquinare e proteggere il mare”, evento che ha visto dialogare università, imprenditoria e ricerca applicata nel settore del disinquinamento marino
Baldoni: “Ricerca e innovazione sono elementi che contraddistinguono da sempre la nostra impresa, Il Porto di Ancona può diventare uno scalo green al fine di diventare un polo tecnico scientifico applicato per tutte le attività rivolte alla difesa del mare”
“Sono almeno 10 anni che la nostra azienda collabora con università ed istituti di ricerca – ha dichiarato Paolo Baldoni CEO di Garbage Service – e quale giorno migliore per firmare un nuovo protocollo d’intesa con l’Università Politecnica delle Marche se non alla vigilia della notte dei ricercatori? D’altronde sperimentazione e ricerca sono da sempre al centro delle attività della Garbage che fornisce servizi ad alto valore aggiunto nel campo del disinquinamento marino. Anche sullo stesso “Sistema Pelikan” il nostro compito rimane sempre quello di trasferire il know how tecnico scientifico all’armatore, mentre al CPN oneri ed onori per quanto concerne l’aspetto ingegneristico navale.
Questa nuova partnership con l’università vuole suggellare quella che sarà la nostra strategia nel breve e medio periodo fatta di innovazione nel settore disinquinamento così che il Porto di Ancona possa diventare uno scalo green, all’avanguardia nell’applicazione delle nuove tecnologie eco compatibili, leader nel bacino del Mediterraneo.
L’obiettivo è di raggiungere nel minor tempo possibile tecnologie fruibili atte alla salvaguardia del mare poiché, oggi come non mai, il tempo è un’esternalità negativa che può condizionare seriamente il prosieguo della vita in determinati ecosistemi. A testimonianza della sinergia tra ricerca e attività imprenditoriali, CPN sta realizzando uno scheletro di balena nominato Moby Litter che sarà, nei prossimi mesi, posto a Monte Dago davanti all’edificio di Scienze e verrà gradualmente riempito di plastiche”.
Credits: Adriaeco.eu